Nel corso degli ultimi anni i SUV hanno conquistato una fetta sempre più ampio del mercato automobilistico: alcuni automobilisti optano per veicoli di questo tipo perché hanno determinate necessita, mentre altri lo fanno perché attirati dal alcune caratteristiche (a volte solo estetiche). Ma a prescindere da tutto, i proprietari di queste macchine sanno che dovranno fare i conti anche con la tassa SUV. Vediamo la regolamentazione attuale per capire in cosa consiste.
Tassa SUV: un po’ di chiarezza
Quando si parla di tassa SUV a volte si rischia di fare un po’ di confusione: c’è chi usa questo termine per indicare l’ecotassa e chi invece lo utilizza per indicare il superbollo. Si tratta di cose decisamente diverse: cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. L’ecotassa è un’imposta che deve pagare chi acquista un’auto che ha emissioni di CO2 superiori a 160 grammi per km. L’obiettivo di questo tributo è facile da capire, ovvero scoraggiare le persone a comprare i veicoli più inquinanti. Più basse sono le emissioni e più contenuto sarà l’importo della tassa, che si azzera del tutto per i veicoli più “green”. Bisogna precisare subito una cosa: l’ecotassa non si paga annualmente, ma solo nel momento in cui si acquista una vettura con emissioni di CO2 superiori ai 160 g/km; se si compra una macchina usata, l’ecotassa si paga solo se la vettura è stata immatricolata dopo il primo marzo del 2019.
Ecotassa: chi la paga e a quanto ammonta
Per avere un’idea delle auto che vengono colpite da questa tassa si può dire che: quasi tutte le macchine a benzina di grandi dimensioni (come ad esempio le auto di lusso, i fuoristrada e, appunto, i SUV), alcune auto diesel grandi e potenti e molti veicoli commerciali a benzina. AL contrario, non sono soggette all’ecotassa una gran parte delle auto di piccole dimensioni, le auto ibride, i veicoli elettrici e la maggior parte delle auto diesel non molto potenti. Ovviamente si tratta di un elenco sommario giusto per dare un’idea di massima.
L’importo di questa tassa SUV e veicoli inquinanti viene definito in base alle emissioni di Co2; ecco quali sono gli scaglioni e i relativi importi:
- per emissioni di CO2 fino a 160 g/km non si paga l’ecotassa;
- per emissioni di CO2 tra i 161 e i 175 g/km si deve pagare una tassa di 1.100 euro;
- per emissioni di CO2 tra i 176 e i 200 g/km si deve pagare una tassa di 1.600 euro;
- per emissioni di CO2 tra i 201 e i 250 g/km si deve pagare una tassa di 2.000 euro;
- per emissioni di CO2 superiori ai 251 g/km si deve pagare una tassa di 2.500 euro.
Superbollo: requisiti e calcolo
È decisamente un’altra cosa il superbollo, che deve essere pagato dai possessori di auto potenti. Il decreto legge che l’ha introdotto nel 2011 ha previsto un importo di 20 euro per ogni chilowatt di potenza eccedente ai 185 kW. A differenza dell’ecotassa, che si paga solo al momento dell’acquisto, il superbollo va pagato ogni anno, anche se suo importo si riduce ogni cinque anni, fino ad annullarsi quando la macchina compie 20 anni dal momento della sua costruzione. La somma da pagare viene definita sulla base di tre fattori, ovvero la potenza dell’auto, la sua classe ambientale e l’età.
Il calcolo si effettua moltiplicando i primi 185 chilowatt di potenza per un determinato importo stabilito per ogni classe ambientale, poi si aggiungono 20 euro per ogni chilowatt al di sopra della soglia dei 185.
- classe Euro 0: 3 euro per chilowatt per le auto di potenza fino ai 100 kw e 4,50 euro per kw per le auto di potenza superiore;
- classe Euro 1: 2,90 euro per chilowatt per le auto di potenza fino ai 100 kw e 4,35 euro per kw per le auto di potenza superiore;
- classe Euro 2: 2,80 euro per chilowatt per le auto di potenza fino ai 100 kw e 4,20 euro per kw per le auto di potenza superiore;
- classe Euro 3: 2,70 euro per chilowatt per le auto di potenza fino ai 100 kw e 4,05 euro per kw per le auto di potenza superiore;
- classi Euro 4, 5, 6: 2,58 euro per chilowatt per le auto di potenza fino ai 100 kw e 3,87 euro per kw per le auto di potenza superiore.
Come detto, bisogna considerare anche l’età del veicolo: l’importo si riduce al 60% dopo 5 anni, al 30% dopo 10 anni e al 15% dopo 15 anni.