Chi svolge un’attività lavorativa in modo occasionale, saltuario o di ridotta entità sta di fatto offrendo una prestazione occasionale. Se ne parla davvero tanto, però c’è ancora molta confusione sull’argomento. Ecco la guida completa su questa particolare tipologia di lavoro.
I limiti della prestazione occasionale
La prestazione occasionale è disciplinata dalla legge 96 del 2017, che fissa un preciso limite economico all’interno dell’anno civile: tra il primo gennaio e il 31 dicembre di ogni anno i contratti attivabili per ogni singolo utilizzatore non possono superare il valore di 5.000 euro netti. Allo stesso modo il lavoratore può sottoscrivere nell’arco di un anno uno o più contratti di prestazione occasionale, ma il loro valore complessivo non deve andare oltre i 5.000 euro. Il limite massimo si dimezza (quindi 2.500 euro) per le prestazioni che vengono rese dal lavoratore al medesimo utilizzatore. Bisogna poi aggiungere che per i pensionati, i disoccupati, i percettori di prestazioni a sostegno del reddito e per studenti fino a 25 anni l’importo complessivo può arrivare fino a 6.666 euro. I compensi che vengono percepiti dal lavoratore sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sullo status di disoccupato e sono computabili per la determinazione del reddito necessario per ottenere il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno.
Libretto Famiglia e contratto di prestazione occasionale: la guida completa
Per evitare un uso sbagliato di questa tipologia di prestazione sono state fissate ulteriori regole. Per quanto riguarda i diritti e le tutele, il lavoratore può iscriversi alla Gestione separata e all’assicurazione contro le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro. È poi nata la distinzione tra il cosiddetto Libretto Famiglia e i contratti di prestazione occasionale:
- il Libretto Famiglia può essere acquistato solo dalle persone fisiche e può essere utilizzato per piccoli lavori domestici, assistenza domiciliare ed insegnamento privato supplementare; il limite è sempre di 5.000 euro annui per ogni lavoratore. I Libretti si acquistano tramite la piattaforma dell’INPS ed composto da titoli del valore di 10 euro lordi (pari a 8 euro netti); l’utilizzatore deve comunicare i dati del lavoratore, il luogo e la durata del lavoro e il compenso pattuito.
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Il contratto di prestazione occasionale invece può essere utilizzato dalle microimprese che hanno massimo cinque dipendenti a tempo indeterminato, le imprese alberghiere e le strutture ricettive turistiche con massimo otto lavoratori, le aziende agricole con massimo cinque dipendenti e, solo per specifiche esigenze, dalle amministrazioni pubbliche. I contratti vengono attivati e gestiti online tramite la piattaforma INPS. Il compenso minimo orario è di 9 euro netti (ovvero 12,37 euro lordi) e non può essere più basso di 36 euro per le prestazioni che hanno una durata di almeno 4 ore continuative.