Nonostante gli scenari di mercato tracciati dall’emergenza covid-19 rendano più difficoltosa una visione lungimirante, alcuni asset, complici i movimenti registrati negli ultimi mesi, meritano un’attenzione maggiore. È il caso dell’oro, che dopo aver toccato i massimi assoluti in termini nominali, nelle ultime settimane ha iniziato a formare un canale di congestione.
In quanto asset al centro dell’interesse degli analisti, l’oro è oggi monitorato da diversi investitori, i quali, anche nel postcovid, sono proiettati sulle negoziazioni nei mercati finanziari. In questo caso, si parla dell’attività nota ai più come trading online, alla quale si può accedere tramite un intermediario e una piattaforma per le operazioni di negoziazione.
Naturalmente, tra gli asset al centro dell’attenzione di piccoli e grandi investitori c’è anche il Brent, il quale, seguendo l’andamento del WTI (il petrolio texano), dopo aver registrato una flessione dovuta al lockdown, ha avuto una risalita determinata dalla ripresa del settore manifatturiero.
Oro e Brent sono quindi due degli asset più interessanti da tenere d’occhio per i prossimi mesi, eventualmente avvalendosi di uno dei tanti broker regolamentati, accessibili sia da computer fisso, sia da un qualsiasi device elettronico. Tuttavia, se entrare nel mondo del trading online è piuttosto semplice, la vera e propria fase di negoziazione può rivelarsi piuttosto complicata. A correre in aiuto dei trading, le diverse guide online come, ad esempio, il portale giocareinborsa.com, che spiegano come giocare in borsa da casa senza compiere passi falsi.
Trading online per operare sui mercati finanziari
Il trading online è l’attività che permette di aderire alla compravendita di azioni, etf, forex, materie prime e criptovalute. Per accedervi, è necessario utilizzare una piattaforma di trading, un software che i broker mettono a disposizione gratuitamente e che permette al trader di partecipare all’andamento dei mercati finanziari.
In fase operativa, l’attività di trading prevede un’attenta valutazione dei prezzi e il ricorso a una serie di strategie personali. Prima della contrattazione, infatti, il trader effettua un’analisi sulla possibilità che il prezzo possa scendere o salire, modificando, di conseguenza, anche il proprio approccio; nel primo caso, in particolare, entrerà a mercato con un ordine di vendita o di tipo short, nel secondo, invece, con un ordine di acquisto o di tipo long.
Questo processo è agevolato dalle tante funzioni presenti sulle piattaforme, le quali permettono di selezionare lo strumento finanziario sul quale operare, visualizzarne il grafico in tempo reale e affiancarvi eventuali indicatori di riferimento. In aggiunta, per facilitare la negoziazione, ogni piattaforma fa sì che si possa selezionare la scansione temporale del grafico dell’andamento del prezzo: dai time frame più lunghi, per un’operatività di ampio respiro, fino a quelli più veloci per l’intraday.
Stop loss, take profit e leva finanziaria
Ad affiancare trader e aspiranti trader nella negoziazione online ci sono diversi strumenti di supporto. Per quanto riguarda le opzioni in ambito operativo, segnaliamo lo stop loss e il take profit, il primo per impostare un valore oltre il quale non si voglia tollerare una perdita, il secondo per stabilire un limite al profitto. Al raggiungimento dei prezzi impostati, in particolare, entrambi gli ordini eseguono automaticamente l’operazione, chiudendo, di conseguenza, anche la posizione.
La leva finanziaria, anche nota con il termine leverage, è invece uno strumento che dà la possibilità di investire un controvalore superiore rispetto alla disponibilità presente sul conto del trader. Parliamo quindi di un effetto moltiplicatore, interessante da utilizzare per un’operatività intraday che miri a massimizzare anche le piccole oscillazioni di prezzo.
Naturalmente, ogni seduta di trading che si rispetti, deve necessariamente essere preceduta dall’osservazione scrupolosa del cosiddetto calendario macroeconomico, un’agenda di informazioni finanziarie in tempo reale che riporta tutti i dati in uscita in grado di influenzare l’andamento dei mercati.
Alcuni eventi, infatti, nel momento in cui vengono resi pubblici, hanno un impatto sulla volatilità molto rilevante, e sui time frame più veloci, quando si fa un’operatività di breve respiro, possono generare -come si dice in gergo- molto rumore sul trend giornaliero.