Come creare un curriculum per essere assunti

Il proprio curriculum vitae è un documento fondamentale per essere assunti infatti se questi viene compilato con attenzione ed in modo esaustivo può diventare uno dei punti di forza che fa la differenza per essere assunti o meno. Nel corso di questo articolo vedremo dunque quali siano gli elementi fondamentali per creare un curriculum vitae valido.

Creare un curriculum vitae vincente: nozioni principali

 

Ci sono molti elementi che caratterizzano un buon curriculum vitae come ad esempio i contenuti che decidiamo di condividere in esso, la sua struttura, lo stile di scrittura e perfino la foto che si sceglie di inserire. Il curriculum vitae, per questo motivo, non è un documento facile da compilare visto che si rischia di renderlo troppo statico e anonimo, uguale a tutti gli altri, senza che da esso trasparisca la personalità del lavoratore e tutte le sue potenzialità ed esperienze, mentre un buon curriculum deve essere in grado di catturare l’attenzione del lettore. Bisogna dunque compilarlo prestando la massima attenzione, citando ogni tipo di esperienza sia formativa che professionale ed ogni competenza maturata con gli studi e con le proprie esperienze lavorative precedenti.

Gli elementi fondamentali da inserire nel proprio curriculum vitae

 

Partiamo parlando della fotografia che si decide di inserire nella quale il volto deve essere pulito e ben visibile. La foto deve essere professionale, semplice e chiara. Un altro elemento essenziale ovviamente da inserire è quello che riguarda tutti i propri dati anagrafici e personali, assieme al proprio numero di telefono, indirizzo e mail e contatti dei proprio social network. Uno degli elementi che spesso si tende a dimenticare ma che è di grandissima importanza è la propria data di nascita, chiunque, prima di inserire un potenziale lavoratore vorrebbe infatti sapere quale sia la sua età. Dopo le sezioni iniziali troviamo nella scaletta del curriculum una parte molto importante chiamata  “Istruzione e Formazione” nella quale bisogna citare, dalle più recenti a quelle passate, le proprie esperienze formative. Buona norma è, quando si parla dei propri studi scolastici e universitari, quella di non dire solo il nome dell’istituto dove si ha studiato ed il nome del corso in questione, ma anche elencare le materie studiate in modo da poter dimostrare di aver un bagaglio culturale importante e vasto. Un elemento molto apprezzato da parte di chi deve assumere è l’indicazione (se a compilare il curriculum vitae è uno studente) di quale sia l’anno in cui si prevede di portare i propri studi a termine. Parliamo adesso di quella che probabilmente è una delle parti più fondamentali di tutto il documento, ovvero la parte chiamata “Esperienze professionali”, che, come le esperienze formative, vanno indicate dalla più recente alla meno recente, a ritroso dunque. Tutte le varie esperienze di lavoro del candidato saranno elencate descrivendo sia il tipo di mansioni che sono state svolte durante l’esperienza lavorativa sia il tipo di competenze che portare a termine queste mansioni hanno apportato al lavoratore. Se si è uno studente universitario bisogna inoltre evidenziare quali siano le varie connessioni che ci sono tra le esperienze di lavoro effettuate ed il proprio percorso universitario, come ad esempio un tirocinio o uno stage. L’ultimo step è quello in cui si parla delle proprie competenze, le quali sono il fattore che interessa maggiormente alle imprese che intendono assumere. E` buona norma descrivere dunque in un ordine ben preciso quali siano tutte le competenze sia professionali che quelle tecniche (che sarebbero le competenze legate ad un preciso posto di lavoro), le competenze linguistiche (quante lingue si conoscono e quali), quelle comunicative ed infine le competenze relazionali e quelle legate all’organizzazione. Se si ha la possibilità bisogna menzionare se si possiedono degli attestati che possano certficare tali competenze.

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