Il conto deposito bancario è una sorta di conto di risparmio dove il consumatore può depositare i propri risparmi o fondi economici. Molti sono gli utenti che hanno deciso di optare per questo tipo di fondo “raccolta”. Solo che molti non sanno nemmeno quali sono i rischi.
Intanto è vero che la banca è uno dei pochi enti che consentono di avere un conto che sia sempre gestibile, al pari dei libretti di risparmio. Tuttavia è anche vero che la banca non è un ente di risparmio, come la posta, ma un ente di investimento.
Tramite la raccolta dei fondi dei propri risparmiatori, la banca ha sempre un capitale economico che gli consente di fare diversi investimenti. Ciò gli consente di avere dei redditi che poi trasforma in tassi in percentuali di ricavo sui conti dei propri risparmiatori.
Risoluzione della crisi bancaria
La banca ha la possibilità di guadagnare investendo un buon capitale nell’economia globale. Solo che un investimento può anche rappresenta un fattore di rischio perché ci sono anche le perdite. Questo vuol dire che la banca non ha sempre lo stesso capitale, esso può salire, abbassarsi o essere perdo del tutto.
Nella nuova normativa europea è stato inserito il bail in. Questa è una forma di tutela è protezione dell’istituto. Praticamente è un sistema di risoluzione di una crisi bancaria che coinvolge i conti deposito dei propri correntisti. Il bail in consente di avere un supporto dallo Stato o di altri fondi europei, solo se è certo che ci sono delle risorse interne che coprano le perdite dell’8%.
Conti deposito, relazione tra i due fattori
Il bail in e i conti deposito hanno una strettissima correlazione. Una banca che è in crisi economica potrà “rifarsi” in percentuale sui conti dei propri clienti, congelarli, in modo che quest’ultimi non li possano ritirare, oppure reinvestirli con un’estensione del contratto.
Ovviamente non si ha una perdita totale dei propri risparmi, ma di certo avere del denaro che non si può toccare, non è certo piacevole. Ecco che allora i due elementi sono collegati direttamente. Il tutto avviene perché la banca deve avere comunque sempre l’8% di risorse interne.
Proteggersi dal “bail in”
Intanto sottolineiamo che il bail in non rappresenta un rischio grave perché ci sono delle precauzioni e salvataggio dei conti dei correntisti. Certo che se la banca fallisce si deve aspettare molto tempo per riavere il proprio denaro.
La protezione del bail in sul conto deposito deve essere presente nel contratto di stipula, ma potete comunque chiedere eventuali informazioni alla banca. Ormai è una legge che ha preso le sue contromisure per la tutela dei risparmiatori.