Lo scorporo dell’Iva è un’operazione matematica che permette di separare la base imponibile e il valore dell’Iva partendo dal prezzo totale di un servizio o di un bene, si tratta di un calcolo importante per aziende, professionisti e partite Iva in genere: vediamo come scorporare l’Iva ricorrendo anche a qualche esempio.
A cosa serve e come si calcola lo scorporo dell’Iva
Dal calcolo dello scorporo dell’Iva è possibile risalire al valore dell’imposta e al valore fiscalmente imponibile del bene o del servizio partendo dal prezzo finale Iva inclusa; più nel dettaglio, il prezzo viene suddiviso in:
- imposta sul valore aggiunto,
- base imponibile (ovvero il costo del bene al netto dell’Iva).
Anche se può non sembrare rilevante per il consumatore privato finale, questa operazione permette alle aziende e ai professionisti di conoscere qual è la cifra da corrispondere al fisco.
Non si tratta di un calcolo particolarmente complicato: per scorporare l’Iva è sufficiente fare una proporzione matematica:
100 : (100+aliquota Iva) = base imponibile : importo lordo
Proviamo a fare un esempio per rendere il tutto più chiaro: supponiamo di aver comprato un bene pagandolo 55 euro; su questo bene viene applicata un’aliquota Iva del 22%; inserendo i dati dell’esempio, la formula diventa:
100 : (100+22) = base imponibile : 500
Visto che l’obiettivo è quello di conoscere la base imponibile (ovvero il prezzo al netto dell’Iva) bisognerà fare:
base imponibile = (100 x 500) . 122 = 409,83
A questo punto per conoscere il valore dell’Iva non rimane altro da fare che sottrarre la base imponibile dal prezzo lordo, ovvero:
Iva = 500 – 409,83 = 90,17.
Scorporare l’Iva: formula e aliquote
Esiste anche una formula più semplice da ricordare per scorporare l’Iva: in pratica bisogna dividere il prezzo finale per 1 seguito dall’aliquota Iva nei decimali (quindi 1,22, 1,10 o 1,04 a sconda dei casi). Riprendendo l’esempio precedente, per conoscere la base imponibile è sufficiente fare:
500 : 1,22 = 409,83.
Ovviamente prima di effettuare il calcolo dello scorporo dell’Iva bisogna conoscere l’aliquota applicata al bene o al servizio in questione; in attesa di novità per il 2020 ed escludendo i prodotti e i servizi che sono esenti da Iva (come ad esempio le visite mediche), attualmente in Italia sono vigenti tre aliquote:
- il 4% rappresenta l’aliquota minima e viene applicata sui prodotti considerati di primaria importanza (quindi pane, determinati generi alimentari, giornali, apparecchi ortopedici e così via);
- il 10% rappresenta l’aliquota ridotta e viene applicata sui prodotti e i servizi del settore turistico, ma anche su alcuni prodotti alimentari e, in alcuni casi, al recupero edilizio e altro;
-
il 22% rappresenta l’aliquota ordinaria e viene applicata sulla maggior parte dei prodotti e servizi (cioè a tutti quelli che non rientrano nell’aliquota minima e in quella ridotta).