I bandi per i concorsi per diventare assistenti giudiziari si possono trovare sul sito del Ministero della Giustizia. Per le date in cui presentare la candidature, è necessario visitare il sito ufficiale del Ministero, ma come si partecipa ad esso? Quali sono i requisiti per fare domanda?
I requisiti e come fare domanda per il concorso
Nei concorsi, generalmente, per diventare assistenti giudiziari non è necessario possedere la laurea, ma bisogna comunque possedere dei requisiti, ovvero:
- essere maggiorenne;
- godere della cittadinanza italiana;
- possedere un diploma di istruzione secondaria, di secondo grado o un titolo equipollente;
- godere dei diritti civili e politici;
- essere fisicamente idoneo al lavoro, da intendersi per soggetti disabili;
- avere qualità morali e di condotta, così come indicati nell’articolo 35 del Decreto Legislativo numero 165 del 2001.
La domanda di iscrizione va presentata entro la data indicata nel bando, ed essa viene redatta ed inviata tramite via telematica, nella pagina del Ministero della Giustizia, dove si trova l’apposito modulo. Il candidato poi, deve stampare e firmare in calce la domanda, per poi scansionarla ed inviarla di nuovo, così come la fotocopia del proprio documento d’identità di fronte e di retro. Il sistema, poi, invierà al candidato una ricevuta di invio, completa d un numero identificativo della domanda, con data ed ora della presentazione, che si dovrà poi esibire alle prove previste.
Le prove previste possono variare, ma nell’ultimo bando del 2017, ne erano previste due scritte ed un colloquio. La prima prova prevedeva sessanta domande a risposta multipla di elementi di diritto processuale civile, e la seconda lo stesso numero e tipo di domande, ma riguardanti il diritto processuale penale. Il colloquio, per chi superava le due prove scritte, prevedeva le stesse materie ed una lingua straniera.
Di cosa si occupa e quanto guadagna un assistente giudiziario
Ma di cosa si occupa, esattamente, un assistente giudiziario? Egli, principalmente, verbalizza e cataloga gli atti di cui si occupa, e ciò comporta anche rilasciare copie ed estratti dei documenti autentici, iscriversi a ruolo della causa, verificare la corresponsione della corresponsione del contributo unificato prescritto, formare un fascicolo d’ufficio (nel processo civile), comunicare e notificare prescrizione al giudice e pubblicare la sentenza.
Questa figura, nota anche come cancelliere, era presente già nell’antica Roma, con il compito di coadiuvare il giudice. In epoca comunale, poi, questa funzione venne svolta dai maestri d’atti o maestri notari. E’ stato nel 1865, con un Regio Decreto, che è stata disciplinata la figura del cancelliere.
Lo stipendio medio mensile di un cancelliere, inquadrato nella fascia economica F2, è di circa 1527 euro al mese, ma nella fascia economica F6 è di 1832 euro mensili. Egli percepisce tredici mensilità ed all’inizio può usufruire di un mese di ferie all’anno, che diventano trentatré giorni dopo un certo numero di anni di lavoro.