Il mercato è in continua evoluzione, con interi settori che nascono dal nulla e altri che spariscono senza lasciar tracce. Prevedere i macro-trend del futuro è ciò che può cambiare davvero le sorti di un investitore, che sarà così saltato sul carro del vincitore quando c’era ancora spazio.
Un caso lampante può essere quello riferito all’esplosione delle famose dotcom degli anni 2000: chi seppe capire prima quello che stava per accadere trasse profitti inimmaginabili.
Ma quali saranno le prossime dotcom? Difficile rispondere a questa domanda, i candidati non mancherebbero di certo, ma sembra che il giudizio di molti investitori si stia man mano delineando.
Le criptovalute hanno riscosso tutto sommato un buon successo in questi anni, pur mostrando ancora moltissima volatilità è fin troppe incertezze.
Tuttavia le prospettive per il futuro potrebbero farsi molto interessanti e vale decisamente la pena dare un’occhiata allo stato di salute delle migliori criptovalute su cui investire oggi.
Bitcoin tra halving ed investitori
Partiamo, ovviamente, dalla maggiore e più importante criptovaluta esistente, Bitcoin. Il titolo dopo il tonfo di un mese fa mostra ottimi segnali di ripresa, che però difficilmente si tradurranno in un trend davvero rialzista solido.
C’è comunque chi ne è convinto è merita di sicuro qualche attenzione. Costoro sono convinti che l’attuale ripresa non sia altro che l’antipasto in vista del prossimo halving, atteso per il prossimo mese, che potrebbe letteralmente far schizzare il titolo oltre la più rosa aspettativa.
Pompliano, storico supporter della criptovaluta, prevede che il titolo BTC potrebbe raggiungere i 91.000 dollari entro la fine dell’anno.
Come che sia le prospettive sembrano essere comunque buone, sempre tenendo ben presente l’incognita volatilità, sempre presente quando si parla di Bitcoin, sia in positivo che in negativo.
Ethereum e Ripple: stato di salute e prospettive
Completiamo il cerchio con Ethereum e Ripple: si tratta di valute digitali molto diverse tra loro, che tuttavia spesso vengono “trainate” dalle performance positive di Bitcoin, locomotiva per tutto il settore.
Andando con ordine, Ethereum ha retto il colpo dovuto alla crisi-Coronavirus, ma certo non brilla. I nodi intorno a Ether verranno sciolti solo tra qualche tempo, ovvero quando si capirà se la politica open source dell’azienda si rivelerà vincente o meno.
Oggi, nonostante alcune critiche, questa direzione sembra piacere agli investitori, non a caso è la seconda criptovaluta per capitalizzazione.
Ripple ha scelto invece tutt’altro approccio, che ne fa la criptovaluta più stabile del mercato grazia alla sua struttura centralizzata. Oggi non brilla particolarmente, tuttavia un futuro potrebbe rivelarsi effettivamente l’unica con cui sarà possibile effettuare scambi attraverso i canali ufficiali.
Non si può certo negare che le criptovalute avranno un ruolo nel nostro futuro, motivo per cui sono tanti gli attori che cercano di farsi largo in questo settore.
Facebook Telegram e Cina: il mondo delle criptovalute si allarga
Ad oggi, i tentativi di Facebook di infiltrarsi nel mercato delle criptovalute continuano a rivelarsi fallimentari, e lo stesso si può dire di Telegram.
Governi ed enti finanziari non sono convinti dei progetti delle due compagnie, che continuano ad apportare modifiche attendendo il via libera.
Zuckerberg deve fare ancora i conti con le scorie prodotte dallo scandalo Cambridge Analityca, che ha di certo mostrato problemi di trasparenza abbastanza evidenti.
Più avanti da questo punto di vista sembra essere la Cina, sia da un punto di vista tecnologico che da altri.
La tecnologia sembra essere ormai pronta o in dirittura di arrivo, e di certo non ha nessun problema di “permessi ufficiali”, essendo la stessa detentrice del potere politico e finanziario.
Inoltre, la società Cinese sembra assai più abituata a gestire anche banali acquisti attraverso sistemi digitali, il che potrebbe limitare il prevedibile shock dovuto al lancio di una vera e propria criptovaluta nazionale.