Da quando sono stati introdotti tutta una serie di sussidi e di agevolazioni destinate alle famiglie, e ad alcune categorie di lavoratori, o persone con particolari esigenze, di tipo economico e sociale, sono state apportate alcune modifiche a norme preesistenti, che avevano il compito di consentire ai cittadini l’accesso a prestazioni sociali agevolate, servizi o contributi economici. La presenza di tutta una serie di sussidi rivolti alle fasce più deboli della popolazione, ha però reso necessaria una ulteriore revisione della normativa, che modifica una serie di criteri, e che delega la gestione della presentazione delle richieste all’INPS. Il modulo per presentare la domanda e avere accesso a sussidi e agevolazioni statali, è il modello ISEE, che sta per Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Si tratta di un documento presente nella legislazione del nostro Paese sin dal 1998, ma che nel 2015 ha subito una variazione, per far fronte alle nuove esigenza della società.
Cos’è il modello ISEE
Questo modello è balzato agli onori della cronaca negli ultimi anni, da quando è entrato in vigore il Reddito di Cittadinanza. Per ottenere il sussidio, infatti, è necessario compilare e consegnare, entro un limite preciso, il modello ISEE, per poter ottenere la card e il denaro previsto dal contributo. Ma l’ISEE esiste da oltre vent’anni, e serve per avere accesso a numerosi contributi e agevolazioni, come quelle per le tasse universitarie o per la retta del ricovero in istituti di assistenza per anziani o disabili. Ancora, il modello ISEE va presentato per ottenere l’esonero dal pagamento della retta per la mensa scolastica o delle prestazioni sanitarie per i non autosufficienti. L’ISEE, in pratica, indica quella che l’effettiva disponibilità economica della famiglia, e ne valuta il reddito e il patrimonio effettivo.
Indicatori modello ISEE
Il modello ISEE serve per stabilire quella che è la effettiva situazione reddituale e patrimoniale di una famiglia, e se essa consenta di aver accesso a sussidi e agevolazioni. Per quanto riguarda il reddito, l’ISEE prevede l’enumerazione di quelli che sono gli introiti effettivi, reddito, pensione o rendite di qualche genere, dell’intero nucleo familiare. Nell’indicare, poi, quella che è la situazione patrimoniale, si andranno ad elencare il patrimonio mobiliare e immobiliare, dei quali verrà preso in considerazione il 20%. La somma dei due indicatori, infine, viene suddivisa in base al numero dei componenti del nucleo familiare, o della composizione dello stesso. Ad incidere sul calcolo finale del modello ISEE, la presenza di una persona con disabilità, grazie alla quale si possono ottenere franchigie e detrazioni in base alla gravità della menomazione.
Documenti per la presentazione ISEE
Il modulo ISEE può essere compilato online o presso il proprio CAF di riferimento, i documenti da portare con sé sono: codice fiscale della persona che compila il modello, insieme a quello di tutti i componenti della famiglia, anche se si tratta di coniugi o figli non residenti. E una copia del contratto di locazione, qualora si viva in una casa in affitto.
DSU precompilata
Dal 2020 i richiedenti possono usufruire della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) precompilata, a cui è possibile accedere unicamente dalla versione online del modello ISEE, che è possibile trovare sul sito dell’INPS. La DSU conterrà già alcuni dei dati dell’utente, ottenuti grazie all’incrocio dei documenti già presentati negli anni precedenti, con quelli a disposizione della banca dati dell’Istituto. Una volta compilata la Dichiarazione Sostitutiva Unica, l’INPS provvederà ad inviare il documento ISEE, in caso di mancata ricezione dello stesso sarà necessario inserire i dati mancanti, come richiesto dall’Istituto.