Il notariato è un campo professionale molto ambito dai giovani universitari, per via delle prospettive economiche che lasciano intendere si tratti di una professione molto redditizia. Tutti sanno, però, che si tratta di un percorso lungo e complesso che passa attraverso una rigida selezione.
Con la giusta motivazione e tanto impegno si può intraprendere questa carriera lavorativa. Scopriamo insieme come diventare notaio, quale percorso di studi intraprendere e in cosa consiste la professione.
Chi è e cosa fa il notaio?
La professione del notaio è una tra le più antiche, esistente già al tempo dei Romani. Pur essendo cambiata nel tempo, ancora oggi rappresenta una figura importante per rendere ufficiali una serie di operazioni come la stipulazione e la registrazione di atti che riguardano la compravendita immobiliare, testamenti, l’apertura di società e quant’altro.
Il notaio ricopre il ruolo di Pubblico Ufficiale, al quale è attribuito il potere di dare valore legale a tutti gli atti che stipula. Il Pubblico Ufficiale deve tutelare gli interessi di tutte le parti coinvolte e non solo del soggetto che gli conferisce l’incarico. Ciò vuol dire che nei casi in cui ci sia un conflitto di interessi è tenuto ad astenersi. Alla luce di ciò, il notaio svolge un ruolo molto delicato oltre che di responsabilità, per il quale deve verificare personalmente la volontà dei soggetti coinvolti nell’atto.
L’attività di consulenza che precede la stipula è, quindi, fondamentale per individuare e fissare gli obiettivi. Tra le sue competenze rientra la riscossione per conto dello Stato delle imposte collegate agli atti.
Quanto guadagna in media un notaio
Il notaio, come abbiamo anticipato, è una professione che permette di ottenere un buon guadagno. Essendo un libero professionista non è possibile fare delle stime certe, in quanto le cifre possono dipendere da una serie di variabili come l’esperienza, la fama dello studio, il contesto, il numero di clienti e la tipologia di atti eseguiti.
Il reddito medio annuale di un notaio si aggira intorno ai 200mila euro. Quando si parla di preventivi redatti da un notaio per i lavori che svolgerà, si fa riferimento solitamente a due categorie di spese: quelle fiscali, ovvero le imposte che le parti pagano al notaio e quelle relative alla parcella del notaio.
Se si tratta di una compravendita, le spese sono facilmente calcolabili. Se, invece, l’atto è complesso, come una transazione oppure una divisione ereditaria con quote varie, è necessario un colloquio precedente in modo che il notaio possa comprendere le volontà della parte e procedere a fare un preventivo preciso.
Puoi trovare un notaio, se ne hai necessità, facendo una ricerca online e digitando sui motori di ricerca la voce “Preventivi notai”. Tra i vari siti proposti, potrai trovare “OK Notai” che ti aiuterà a trovare il notaio a te più vicino, con il quale confrontarti ed a cui richiedere un preventivo.
Percorso di studi per diventare notaio
Il punto di partenza per intraprendere la carriera notarile è il conseguimento di una laurea in Giurisprudenza. Conseguito il titolo di laurea, il percorso per diventare notaio prevede un periodo di praticantato della durata di 18 mesi presso uno studio notarile. Si possono anticipare sei dei 18 mesi nell’ultimo anno di università. Per gli avvocati che svolgono l’attività da almeno 12 mesi e per i funzionari dell’ordine giudiziario il periodo di praticantato si riduce a 8 mesi. I requisiti necessari per intraprendere la carriera notarile sono due: essere cittadini italiani o di uno dei Paesi dell’UE e avere conseguito una laurea in Giurisprudenza in Italia o un titolo equivalente che sia valido e conseguito presso un’università straniera.
Per accedere al tirocinio ci sono due possibilità: rivolgersi a uno studio notarile oppure richiedere al Consiglio Notarile locale la designazione del notaio. Si procede con l’iscrizione nel registro dei praticanti, presso il Consiglio Nazionale locale. Ogni due mesi il praticante ha l’obbligo di presentare allo stesso Consiglio un certificato che attesti lo svolgimento della pratica.
A partire dall’iscrizione l’aspirante notaio avrà 30 mesi a disposizione durante i quali potere svolgere i 18 mesi di praticantato. Una volta concluso il praticantato sarà possibile iscriversi al concorso indetto dal Ministero della Giustizia.
Il concorso
Non è facile stabilire quanto tempo sia necessario per diventare notaio. Il tempo necessario per portare a termine il percorso formativo e concorsuale dipende dall’aspirante notaio, dall’impegno e da una serie di fattori.
Ai consueti 5 anni di percorso universitario si aggiungono i 18 mesi di pratica, escludendo eventuali ritardi, bocciature e condizioni fuori corso. Essere bocciati ovvero non superare le prove, vuol dire dovere aspettare un altro anno prima di tentare nuovamente. Il concorso per notaio viene indetto ogni anno con l’obiettivo di assegnare un numero prestabilito di sedi notarili.