Calcolo fattura architetto: ecco come effettuarla online e che dati sono richiesti

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Come tutti i professionisti, anche gli architetti emettono una fattura, ma come viene calcolato l’ammontare della spesa? Quali elementi si devono considerare? Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

I tipi di parcella

Bisogna considerare che gli architetti possono optare per tre tipi di parcelle, fatte con calcoli diversi. Ovvero:

  • a percentuale, in cui il compenso è proporzionato al costo dell’opera da realizzare, e l’ammontare lordo può dipendere da due casi, ovvero se è un progetto di massima, e la stima sommaria è effettuata dal progettista, oppure se il progetto è di tipo esecutivo e da un preciso computo metrico estimativo;

  • a vacazione, quando il costo è orario, e tutte quelle prestazioni hanno come elemento base di valutazione l’orario impiegato per il lavoro, a cui si possono applicare tariffe percentuali o di quantità;

  • a discrezione, e riguardano solo certi tipi di prestazione, come ricerche economiche, studi di piani regolatori, collaudi di strutture complesse, o prestazioni per opere il cui importa non supera i 129,11 euro.

Il calcolo della fattura dell’architetto, poi, si può effettuare anche online, tramite degli appositi strumenti, e sempre su internet si possono trovare simulatori con cui ottenere l’ammontare di quanto potrebbe ammontare tale fattura. Ad esempio, su alcuni siti di design o architettura, si può simulare la ristrutturazione di un’opera ed alla fine si fa un calcolo. Tuttavia, questi servizi non sono sempre gratuiti.

Quanto costano gli architetti

Il compenso dell’architetto si aggira mediamente tra il 2 ed il 6 % della somma complessiva dei lavori, per quanto riguarda il loro progetto e direzione. Nel caso che la direzione e i progetti siano per i lavori di una casa di cento metri quadrati, il compenso dell’architetto può andare da 1250 a 15000 euro. Se gli si chiede, invece, una consulenza per l’arredamento della casa, il suo compenso può andare da 350 ai 6000 euro.

Sicuramente, per scegliere l’architetto giusto è necessario valutare i suoi preventivi, e di solito si consiglia di chiederne due o tre ad architetti diversi per poter decidere, in particolare online.

A seconda del lavoro, comunque, si possono ottenere della agevolazioni fiscali. Ad esempio, i proprietari di una casa da ristrutturare possono richiedere il bonus ristrutturazione, una detrazione del 50 % dell’Irpef, che comprende lavori come sostituzione di infissi interni, rifacimenti di scale, miglioramenti dei servizi sanitari, etc, e si può richiedere presso un patronato del Caf o un consulente fiscale, con il modello 730. Oppure ci sono gli ecobonus per chi vuole fare lavori di ristrutturazioni che risultino, secondo le norme, eco-sostenibili.